I 10 anni de I Roncati. L'alchimia di una collettività
- pierosermasi
- 16 lug 2014
- Tempo di lettura: 2 min
Sono amico di Sergio e Mariuccia e, loro, sono miei amici.
Mi diletto a fare filmati, costruire sitarozzi web ma ... un po' di comunicazione, nella mia lunga (vecchia?) vita, ne ho macinata molta.
Sergio prima, Mariuccia poi, sono ormai diventati parte integrante (haimè per loro) della mia vita.
Se uno mi chiedesse da quanto tempo li conosco, è un po' come se mi chiedesse da quanti anni ho il braccio destro, o i globuli rossi, o il piede destro ... Non preoccupatevi ho tutto! Braccia gambe insomma il corredo umano al completo e ...questo da sempre. Sergio e Mariuccia sono così: ci sono da sempre.
E così, 6 anni orsono, davanti ad uno dei tanti barbecue domenicali, Mariuccia mi chiede: < Ma ... tu avresti voglia di fare le riprese video del backstage della commedia del prossimo Giugno?> (Anno di Grazia 2008: Non sparate sul postino ndr).
Io: < Come no!, certamente>. Come si fa a rifiutare un favore a un tuo globulo rosso?
Ed è cominciato tutto lì, davanti a un profumato barbecue di braciole e verdure alla griglia ... almeno per me. Loro, "I Roncati", erano in vantaggio di ben 3 commedie precedenti.
Quella prima volta ero perplesso? Sì, ero molto perplesso ma avevo fiducia nella zucca della regista (Mariuccia) e mi rispondevo che non poteva essere una roba da "Dilettanti allo sbaraglio" e, infatti, non lo era.
Pur se di dilettanti si parlava, la prima cosa che mi impressionò in quel lontano 2008, fu il grado di serietà e professionalità col quale TUTTI affrontavano il lavoro teatrale e la scena.
Ma sì, la scenografia non esisteva e quel poco che c'era, prima dell'intervento del "magico" trapano di Sergio, stava su con le puntine da ingegnere (ricordate ragazzi?).
Ma sì, si vedeva che i "costumi" erano un po' casalingamente raffazzonati, ma il tutto risultava piacevole, il pubblico si divertiva, io mi divertivo.
E, alla fine, non è proprio questo che vogliamo da una rappresentazione teatrale? Faccio una citazione colta: Jerzy Grotowski e il suo Teatro Povero, privo di lustrini, costumi, scenografie.
Solo gli attori, regista e il pubblico. Mica facile!
Io credo, forse sbagliando, che il TUTTO, la nostra vita quotidiana, il nostro lavoro (chi ce l'ha), la nostra famiglia ecc. si regga su un'unica parola: ALCHIMIA.
E l'alchimia dei Roncati, funzionava!
Funzionava nel 2008 e, cosa rara ma non sorprendente, continua a funzionare.
Nel 10° anno de I Roncati, hanno recitato (ovviamente), ballato, cantato e chi più ne ha più ne metta. Il risultato finale è stato molto, molto carino.
Una menzione particolare di mio gusto personalissimo, la devo fare al duetto Gamberini-Squintani che si sono esibiti in una sit canor/recitativa che mi ha fatto scompisciare (so che non è corretto ma non trovo verbo più giusto).
Come pure il balletto che, in una atmosfera retrò, la Compagnia ha rappresentato e dove si è cimentata in una prova corale di ballo sempre divertente, mai sotto o sopra le righe.
Forza e coraggio ragazzi! ci sono ancora 2 milioni di commedie sparse nel mondo che aspettano solo voi. Se una telefonata allunga la vita, cosa fa' alla vita il Teatro?
Auguri.
Mr Pin
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